“Chiedi e ti sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto.” Questa frase — presente nei Vangeli — è diventata, nel tempo, una sorta di mantra spirituale, un principio di crescita personale, e per qualcuno persino di manifestazione della realtà. Ma cosa significa davvero, nella vita quotidiana, “chiedere” qualcosa, aspettarsi di riceverlo e vivere in un’ottica in cui l’universo o la sorte sembrano rispondere alle nostre richieste?
In questo articolo analizzeremo:
- Le origini spirituali e bibliche del principio.
- Come è stato interpretato nella cultura moderna, specialmente nel self-help e nella Legge dell’Attrazione.
- Le criticità e le resistenze psicologiche.
- Strategie pratiche per applicarlo in modo consapevole.
- Come bilanciare fede, desiderio, ragione e azione per evitare illusioni.
1. Le origini spirituali di “Chiedi e ti sarà dato”
L’espressione trova una delle sue fonti più note in passi del Vangelo. In Luca 11,5-13 Gesù usa un’immagine molto concreta per spiegare che chiedere è legittimo, che la costanza ha valore, che non bisogna scoraggiarsi se le risposte non arrivano subito o sono diverse da come le immaginiamo.
Così anche nel Vangelo secondo Matteo si legge: “Chiedete e vi sarà dato …”. Queste parole invitano a una fiducia profonda, a una relazione (sia essa con Dio, con il divino interiore, con l’Universo) che non è passiva, ma che comporta apertura, ricerca, perseveranza.
Questa idea non è unica del cristianesimo. In molte tradizioni religiose e filosofiche si ritrova un concetto simile: quello secondo cui l’intenzione e la richiesta interiore, espresse con sincerità e accompagnate da fede, possono muovere o attirare il cambiamento. Per esempio, nella pratica della visualizzazione, nella meditazione, nei testi spirituali orientali, ma anche in alcune filosofie esoteriche o tradizioni di “pensiero positivo”.
2. “Chiedi e ti sarà dato” nella cultura moderna e nella Legge dell’Attrazione
Esther e Jerry Hicks
Uno dei contributi più noti a questa idea nella cultura contemporanea è dato da Esther e Jerry Hicks, con il libro Chiedi e ti sarà dato, che espone gli insegnamenti del gruppo “Abraham”. Secondo questo insegnamento, ogni essere umano ha il potere, attraverso i propri pensieri, desideri e sentimenti, di creare la propria realtà.
Essa si colloca nell’ambito della Legge dell’Attrazione, che sostiene che attraiamo nella nostra vita ciò su cui ci concentriamo emotivamente e mentalmente. Desiderio, visualizzazione, affermazioni positive, vibrazioni interiori sono tutti elementi fondamentali. Se chiediamo con convinzione, se ci sentiamo già come se avessimo ciò che desideriamo, allora qualcosa nell’ordine pratico e simbolico comincia a muoversi per realizzarlo.
Self-help, coaching e crescita personale
Nel mondo del coaching e del self-help, “chiedi” diventa un invito pratico: definire ciò che vuoi, esprimerlo in modo chiaro, coltivare la fiducia e mettere in atto azioni coerenti. Si parla tanto di obiettivi, visualizzazioni, affermazioni, gratitudine. Spesso si incoraggia chi cerca di migliorarsi a non sottovalutare la parte mentale, la consapevolezza di sé, la determinazione.
3. Le criticità e le resistenze
Tuttavia, “chiedi e ti sarà dato” non è un’idea priva di problemi o sfide. Ecco alcune delle difficoltà più diffuse:
Paura del rifiuto o della delusione
Molte persone non chiedono affatto per timore che la risposta sia negativa, o che la richiesta non venga esaudita. Il rifiuto può far male, far sentire fragili, e spesso è più facile non chiedere che affrontare questo possibile dolore.
Ambiguità del desiderio
A volte ciò che pensiamo di desiderare è viziato da influenze esterne — modelli sociali, insegnamenti altrui, aspettative familiari. Forse non stiamo chiedendo ciò che veramente vogliamo, ma qualcosa che ci appare come desiderabile. Questo può portare a insoddisfazione anche quando “riceviamo” qualcosa. La richiesta manca di autenticità, o non è completamente nostra.
La parte non controllabile: quando le cose non dipendono solo da noi
Anche con forte intenzione, visualizzazione, fede e impegno, molte cose nella vita non sono sotto il nostro totale controllo. Circostanze esterne, incontri, opportunità, limiti materiali, imprevedibilità, destino, persino la salute: tutto questo può intervenire. Ignorarlo può portare a delusione, colpa, senso di fallimento ingiustificato.
Rischio di frainteso: pensiero magico e disconnessione dalla realtà
Se si interpreta “chiedi e ti sarà dato” come semplice formula magica, c’è il rischio di rimanere disillusi. Il principio rischia di essere frainteso come: basta desiderare intensamente e tutto si realizza, anche senza sforzo, anche senza considerare i limiti. Questa visione può portare a una disconnessione dalla realtà, o a un uso malsano del concetto di responsabilità personale.
4. Strategie pratiche per applicare “Chiedi e ti sarà dato” consapevolmente
Perché il principio funzioni — nel senso di portare un miglioramento, una crescita, o un cambiamento concreto — è importante combinarlo con metodo e discernimento. Ecco alcune linee guida.
a) Chiarire ciò che desideri
Prenditi tempo per capire cosa vuoi davvero. Scrivilo, visualizzalo, esprimilo con precisione. Evita formulazioni generiche tipo “voglio essere felice” — meglio “voglio trovare un lavoro che mi permetta di sentirmi valorizzato nella mia competenza X” o “voglio costruire relazioni che mi facciano sentire amato/a e rispettato/a”.
b) Verificare le motivazioni
Domandati “perché lo voglio”: se è per compiacere altri, per dover essere in un certo modo, per paura, per conformismo, forse la richiesta va riformulata. Chiedere qualcosa che risuona con la tua autenticità è più potente e meno soggetto a conflitti interiori.
c) Coltivare la fede/prospettiva interiore
Qui rientra la fiducia — nella vita, in te stesso/a, nella bontà di ciò che chiedi. Visualizzazione, meditazione, affermazioni positive, coltivare stati d’animo di gratitudine e gioia possono aiutare. Vedere il risultato come se fosse già in parte presente, sentire le emozioni associate. Questo non significa ignorare le difficoltà, ma mantenerle in uno sfondo che non oscuri la speranza.
d) Agire
Chiedere non significa restare in attesa. Significa orientare la propria energia verso il desiderio, fare passi concreti. Potresti studiare, formarti, cercare contatti, allenarti, aprirti alle opportunità, fare richieste specifiche (anche agli altri) — insomma, collaborare con la realtà.
e) Essere ricettivi alle risposte che arrivano, anche se diverse
A volte ciò che arriva non è esattamente ciò che avevi in mente. Potrebbe essere qualcosa di diverso, forse migliore, forse necessario per crescere. Essere aperti a modifiche, aggiustamenti, sorprese è fondamentale. Anche il modo in cui ricevi — con gratitudine anziché con delusione — conta molto.
f) Perdonare te stesso/a per le richieste che non vengono esaudite
Non tutto è perfetto, non tutto va come previsto. Se qualcosa non accade, non significa che tu abbia sbagliato la richiesta, ma che ci sono condizioni esterne, tempi, limiti da rispettare. L’auto-compassione è importante.
5. Integrare fede, desiderio, ragione e azione: un equilibrio vitale
Se “chiedere” corrisponde al desiderio e alla fede, l’elemento che spesso fa la differenza è l’equilibrio con la ragione e con l’azione concreta. Ecco alcuni aspetti su cui riflettere:
- Visione a lungo termine vs azioni quotidiane: Avere grandi sogni è importante, ma sono le piccole azioni quotidiane che costruiscono la strada.
- Auto-osservazione: Monitorare i propri pensieri, le proprie emozioni, come reagiamo agli ostacoli. Questo aiuta a comprendere se ciò che chiediamo è coerente con la nostra vita interiore.
- Comunità e relazioni: Spesso chiedere significa anche essere vulnerabili, chiedere aiuto, condividere con altri, prendere consiglio. Le relazioni sane possono sostenere il percorso.
- Resilienza: Saper affrontare le prove, gli insuccessi, gli imprevisti. Resistere, ma anche saper cambiare direzione quando serve.
- Etica del desiderio: Chiedere qualcosa che non nuoce a te, agli altri, all’ambiente; fare attenzione a non entrare in un desiderio egoistico che ignori gli altri o le conseguenze.
6. Esempi concreti
Per rendere più concreta l’idea, ecco alcuni esempi di come “chiedi e ti sarà dato” può manifestarsi nella vita:
- Ambito professionale: Hai un obiettivo di carriera importante, per esempio diventare responsabile di un progetto. Chiedi chiaramente a te stesso cosa serve: competenze, networking, riconoscimento. Visualizzi te stesso in quel ruolo. Fai passi: aggiorni il tuo curriculum, chiedi feedback, ti proponi per nuovi compiti, cerchi corsi di formazione. Dopo un certo periodo, l’opportunità appare, magari non subito come speravi, ma qualcosa si muove.
- Relazioni: Vuoi migliorare la qualità delle tue amicizie o trovare una relazione affettiva significativa. Inizi chiedendoti cosa vuoi davvero in un rapporto; comunichi le tue esigenze, sei aperto/a di cuore, investi in ascolto, vulnerabilità e autenticità. Col tempo, incontri persone che rispondono a quel livello, oppure le relazioni esistenti si evolvono.
- Crescita interiore: Vuoi essere più sereno/a, più presente, meno ansioso/a. Chiedi questo desiderio, offri a te stesso momenti di silenzio, meditazione, cura per il corpo, pratiche di mindfulness. Lavori anche sul pensiero critico: quando l’ansia insorge, la osservi, la accogli, la lasci andare. Col tempo, noti che risponde qualcosa — magari non sparisce del tutto, ma cambi il tuo modo di rapportarti ad essa.
7. La scienza, la psicologia e ciò che sappiamo realmente
É utile considerare anche cosa dice la psicologia e la scienza riguardo a questi temi, per evitare derive e restare con i piedi per terra.
- Effetto placebo / autosuggestione: Il fatto che credere in qualcosa (e attendersi qualcosa di positivo) possa influenzare la percezione, lo stato d’animo e a volte le condizioni fisiche di salute è ben documentato. Quando la mente si apre, alcune reazioni automatiche possono cambiare.
- Neuroscienze del pensiero e della visualizzazione: Quando immaginiamo qualcosa vividamente, il cervello attiva aree simili a quelle che si attivano per le esperienze reali. Questo può preparare il terreno per azioni, per essere motivati, per vedere opportunità che altrimenti non avremmo notato.
- Aspetti psicologici positivi: Speranza, ottimismo, gratitudine sono associati a migliori livelli di benessere mentali, resilienza, minore stress. Anche se non garantiscono risultati immediati, mantengono un atteggiamento interno che favorisce la salute psicologica.
- Limiti scientifici: Non c’è evidenza che il solo pensiero (fede/desiderio) basti a modificare la realtà indipendentemente da fattori esterni. Gli intervalli causali sono complessi, con molte variabili. Le affermazioni di cambiamenti miracolosi vanno trattate con cautela.
8. Domande utili per riflettere
Ecco alcune domande che puoi portarti per capire meglio come usare “chiedi e ti sarà dato” nella tua vita:
- Cosa sto chiedendo realmente? È un desiderio mio o imposto dall’esterno?
- Quanto credo in questa richiesta? Quali sono i miei dubbi?
- Quali passi concreti posso fare oggi per muovermi verso ciò che desidero?
- Se non rispondo con azione, sto chiedendo davvero o sto solo sperando?
- Sono pronto/a ad accettare risposte diverse da quelle che ho immaginato?
- Come posso mantenere la gratitudine e la fiducia anche quando le cose vanno lente o sembrano bloccate?
9. Concludendo
“Chiedi e ti sarà dato” è un principio potente, che ha radici profonde nelle tradizioni spirituali, ma che ha anche trovato grande diffusione nella cultura moderna come chiave di trasformazione personale. È una via che richiede desiderio autentico, fede, azione concreta, equilibrio, e anche una buona dose di discernimento.
Quando lo applichi con coscienza, può diventare un catalizzatore di cambiamento: non perché prometta miracoli immediati o garantiti, ma perché ti spinge a diventare protagonista della tua vita, a esplorare ciò che desideri veramente, ad agire, a non restare passivo.
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