Quello che pensano gli altri di te non ha alcun valore. Non è affar tuo. Veramente. Non vale proprio niente. L’unica cosa che conta è quello che noi pensiamo di noi stessi.
Chaplin invitava a occuparsi della propria coscienza e non della propria reputazione. Ciò che pensano gli altri di te è affar loro, non tuo! Totò era del medesimo pensiero. E sono sicuro che ognuno di noi, sotto sotto, lo condivide. Dopotutto, che ci importa se a Tizio o a Caio non piaciamo?
Non dobbiamo piacere a tutti per forza. Si dice che l’amico di tutti in realtà non è amico di nessuno… perché per poter essere amico di tutti ha dovuto scegliere di non essere amico neanche di se stesso! Se cambiamo per piacere agli altri finiremo con il disgustarci e non riconoscerci più.
Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura – Stanislaw Jerzy Lec
Ma queste rimangono solo belle parole. Nell’atto pratico, come viviamo la nostra relazione con gli altri? Cerchiamo di piacere a tutti per forza? Ci preoccupiamo di quello che pensano gli altri di noi?
PAURA DELLE CRITICHE, PAURA DEL GIUDIZIO…
E DI NON ESSERE COMPRESI!
Secondo me questa paura ci viene offerta continuamente anche dai media. Qualsiasi TG tu possa ascoltare, qualsiasi giornale di cronaca tu possa leggere, c’è una cosa che salta subito all’attenzione, ossia: si punta il dito!
Già! Si fa un elenco delle cose che non vanno: quello ha ucciso quell’altro, il signor B ha rubato, il signor R ha speso soldi pubblici, la signora C ha frodato lo stato… un elenco di aspetti negativi riconosciuti su altri individui, enti… e poi si continua sulle calamità naturali: inondazione di qua, mareggiata di là, troppo caldo, troppo freddo, terremoto, maremoto, tzunami….
Lo scopo dei media è questo: puntare il dito per farti vedere le magagne che esistono nel mondo (ma come detto in precedenza tra queste pagine, chi punta il dito non si accorge che altre tre dita sono puntate verso di lui).
Due mesi fa incontro un conoscente e mi dice (dopo aver appena ascoltato un TG): hanno detto (chi sono poi questi che dicono?!?) che siamo a rischio siccità! Che è troppo che non piove!
Perché dire una cosa del genere? A che pro? Subito ho pensato che appena avesse iniziato a piovere l’allarme si sarebbe tramutato in: troppa acqua! Il mondo dell’agricoltura è preoccupato!
E indovina? Così è stato! C’è un detto a Milano che condivido a pieno:
Temp e cu al fa cum’è vor lù
Ovvero…
Tempo e culo fanno come vogliono loro
E se ci fai caso tutti gli anni è la stessa storia. Ci preoccupiamo di un clima che continua a fare quello che deve fare. La terra è viva, cambia, respira e si trasforma (da circa 4,543 × 10^9 anni) e non ha mai lasciato nessuno a piedi… a parte i poveri dinosauri… ma se c’erano ancora loro non c’eravamo noi 🙂
Questo gioco del puntare il dito continua poi anche nelle conversazioni tra le persone. Chi spettegola non fa altro che mettere in evidenza aspetti (per lui) negativi di qualcun altro. Ma chi spettegola farebbe bene a preoccuparsi del proprio miglioramento… e se proprio vuole parlare di qualcuno, perché non metterne in evidenza solo le caratteristiche positive? Tutti ne hanno… ma il mondo (i media) ci addomestica a fare il contrario. Hai mai visto un TG che offre solo buone notizie?
I SINTOMI:
SCOPRI SE SEI AFFETTO DALLA PAURA DEL GIUDIZIO ALTRUI
I sintomi di questa tremenda malattia sono di semplice individuazione ed è facile per ognuno di noi capire se ne è affetto e a che livello il morbo è penetrato nell’organismo 🙂
IMBARAZZO: di solito si manifesta con il nervosismo, con il non-sentirsi a proprio agio in determinate situazioni, nell’essere timidi nelle conversazioni con sconosciuti in luoghi poco familiari. Reazioni fisiche: rossore in viso, gesticolazione stramba di arti e membra. Si evita il contatto oculare con gli altri individui.
MANCANZA DI CALMA ED EQUILIBRIO: controllo vocale assente, nervosismo. Non si sa come posizionare/sistemare il proprio corpo. Non ci si ricorda quello che si deve dire o fare.
MANCANZA DI PERSONALITÀ: si perde la capacità di decidere o di far valere le proprie idee. Non si riesce quindi a comunicare liberamente e facilmente il proprio pensiero. Molte volte si preferisce tacere che provare a dire la propria. Si cerca di evitare problemi, quindi anche le discussioni che potrebbero insorgere con un confronto di idee.
COMPLESSO DI INFERIORITÀ: si cerca di portare l’attenzione altrui sui successi ottenuti: Io ho fatto di qua, io sono andato lì, io su… io giù… io… io… io… da morire! Si cerca di impressionare gli altri con le proprie imprese (magari ingigantendole). E alla fine si finisce con essere l’imitazione di qualcuno che non si è, quindi si copia l’abbigliamento, i modi di fare e le parole usate da qualcun altro che apprezziamo, o meglio, invidiamo!
MANCANZA DI INIZIATIVA: la carenza d’immaginazione dovuta alla paura non ci fa scorgere le opportunità che la vita ha da offrirci. Sostanzialmente: non si aguzza più la vista! Perdiamo quindi l’occasione di migliorarci e metterci in gioco per dimostrare a noi stessi le nostre capacità. Si crea sfiducia nella propria persona e non si agisce per il solo fatto che così facendo si evita di sbagliare. Si diventa schivi nel raccontarsi quasi a voler ingannare gli altri di chi si è veramente.
SCARSA AMBIZIONE: la pigrizia mentale e fisica si tramuta in mancanza di obiettivi. E senza obiettivi da raggiungere si perde anche la volontà di migliorarsi e crescere. Non ci si fa valere, si delegano le decisioni, anche le più importanti e personali. Si diventa influenzabili, si parla male degli altri (alle spalle) e poi ci si congratula con loro (a tu per tu). Si accettano le sconfitte senza trarne vantaggio o apprenderne la lezione. Si smette di lottare per uno scopo. Si perde lo scopo. E se perdi lo scopo, perdi te stesso 😦
Si perde il contatto con la realtà, non ci si assume più le responsabilità dei propri errori e si perde il tatto nelle parole e nelle azioni mentre ci relazioniamo.
LA CHIAVE PER INDIRIZZARE GLI ALTRI (E TE) VERSO IL SUCCESSO
Comprendi che se fai tua questa paura non riuscirai a essere te stesso. Perché se vuoi veramente essere te stesso, ritrovarti, dovrai smetterla di preoccuparti di quello che pensano gli altri. Giusto? Le critiche radicano la paura e il risentimento nell’essere umano e non potranno mai favorire affetto e amore.
La paura del giudizio altrui inibisce l’iniziativa, soffoca la fantasia, limita l’individualità, distrugge la propria autostima, la fiducia in se stessi… in poche parole: ti rovina la vita oltre che la salute!
E questa cosa dovrebbero comprenderla bene i genitori. Se a tuo figlio instilli la paura, se continui a evidenziare i suoi errori, se lo biasimi perché secondo te non ha le capacità per fare qualcosa… quali convinzioni stai permettendo che si radichino in lui? E se invece di sgridarlo e minacciare una punizione per un suo errore, gli provassi semplicemente a spiegare dove secondo te ha sbagliato? Se lo incentivassi nel fare qualcosa mettendo in evidenza una sua buona caratteristica, se lo incoraggiassi a credere in se stesso e nella sua visione, se gli offrissi suggerimenti costruttivi, come cambierebbe il suo atteggiamento verso la vita e verso ciò che fa?
I buoni datori di lavoro questo lo sanno bene. Scovano le potenzialità e i punti di forza dei loro dipendenti e li invogliano a impegnarsi su determinati compiti, facendo capire loro di essere gli unici a poter svolgere quel determinato compito in un determinato modo in quanto sono gli unici del team ad avere certe qualità. Questa è una delle chiavi per indirizzare le persone verso il successo:
Responsabilizzare facendo prendere consapevolezza delle proprie capacità,
quindi trasmettere un complesso di superiorità/potenzialità
(meglio che sgridare biasimando trasmettendo un complesso di inferiorità, o no?!?)
Qualcuno potrebbe replicare dicendo: io so che siamo tutti utili ma nessuno e indispensabile! Certo. D’accordo con te. Ma è anche vero che siamo unici e irripetibili. Questo stesso articolo l’avrebbe potuto scrivere chiunque… ma nessuno sarebbe mai riuscito a scriverlo come lo sto scrivendo io. Nel bene o nel male, questo è un dato di fatto, non trovi?
Se a qualcuno gli dicessi: o lo fai tu questo lavoro oppure lo faccio fare al primo pirla che passa, che valore gli stai dando? Che valore percepirebbe lui di se stesso? E se invece gli dicessi che assolutamente, categoricamente, devi farlo tu questo lavoro perché come lo fa tu non lo fa nessun altro? Se ci pensi è solo un gioco di parole. È ovvio che nessuno lo farà come lui, siamo tutti diversi. Ma il valore percepito che avrà di se sarà completamente diverso e il suo impegno pure (Datori di lavoro in ascolto… ascoltate e mettete in pratica!).
Un attimo! Quella che hai letto poco fa e che ho definito “la chiave per indirizzare gli altri al successo” vale anche per te. Se nessuno ti dice queste parole te le puoi dire tu stesso, davanti allo specchio. E te le dico e ripeto anche io, anche se non ti conosco di persona:
Sei ricco di potenzialità che altri non hanno. Sei unico in quello che fai e in quello che sei. Non perdere la tua occasione. La vita scivola via, non perdere tempo dietro alle chiacchiere altrui e rendi gloria a te stesso. Sei un potente creatore capace di grandi cose. Il tuo valore è infinito!
TEST PER VALUTARE LA PAURA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI…
E NEL CASO ELIMINARLA
Questa esercizio non me lo sono inventato io ne tanto meno l’ho letto in qualche libro di crescita personale. No. Me l’ha suggerito Giuseppe. Non importa chi è Giuseppe ma importa cosa fa nel suo tempo libero. Giuseppe si è iscritto ad un corso di teatro. E che c’azzecca?!? mi dirai.
La più grande prigione in cui le persone vivono è la paura di ciò che pensano gli altri – David Icke
Uno degli esercizi che gli fanno fare è quello di muoversi liberamente nella stanza in cui si trovano. Si deve muovere e articolare come più gli piace, esagerando il movimento delle sue articolazioni, esasperando la propria postura… insomma, deve perdere l’imbarazzo di fare cose strambe di fronte a degli sconosciuti. Questa cosa è potente se ci rifletti. Pensa se Giuseppe riuscisse a fare tutto quello che gli viene in mente senza preoccuparsi affatto di quello che pensano gli altri… avrebbe vinto la battaglia contro la paura del giudizio altrui. Sarebbe un uomo libero!
Questo esercizio lo puoi fare benissimo anche a casa. Non pensare sia facile perché con molta probabilità ti sentirai inibito in egual modo nonostante le persone a te vicino siano tuoi conoscenti/familiari. E se a casa riesci a farlo tranquillamente… beh, ti sfido ad andare alla fermata dell’autobus e testare il livello della tua paura. Proprio come ha fatto la ragazza nel video qui sotto…
Ti auguro una pazza e danzante settimana 🙂
PS: se chiamano la neuro mentre testi il livello della tua paura non dire che hai letto questo blog!
Lettura consigliata:
IN VIAGGIO VERSO TE: Non cercare uno scopo, Tu sei lo scopo
Bella lezione, ho letto più volte ed ho visto il video. Non penso che riuscirei ad avere lo stesso comportamento della signora e cmq direi subito che ho letto il tuo blog se mi dovessero portare alla neuro ahahah
Vorrei avere la tua stessa costanza ad alzarti presto per andare a correre, ma sto migliorando.
Grazie!
Ciao Cristiano buona serata 🙂
Ah mi sono iscritta al tuo canale su youtube
Ciao Mary e grazie 😊
Tempo fa non avrei mai detto di trovare la forza per alzarmi così presto la mattina…. Ma tutto diventa abitudine.. E questa senz’altro è una buona abitudine che ci porta benessere 🙂
Si, la signora è proprio una grande 😄👍
Buona serata anche a te !
Ps: se arriva la neuro qua io nego tutto 😂😂😂
Intanto mi presento. Andrea piascere. Non si tratta di non piacere, si tratta di persone che non hanno niente da fare e di conseguenza invidiosi. Io sto lavorando e non ho il tempo per discutere di altri. Una persona di mia conoscenza che si e licenziata, adesso rompe 24\24 al telefono e si lamenta sempre. Prima quando lavorava, non era mai disponibile. Adesso devo mettere il silenzioso sul telefono. Prima non sapeva neanche cosa fosse facebook ora sta sempre a mettere mi piace e commentare. Quindi dopo averla bloccata dal social network e dal telefono, sto meglio. Il problema è che vivo in casa con lei. Per questo la sera faccio tardi e la mattina alle 7,30 mi trovo già al bar. ☺
Ciao Andrea, una bella situazione incasinata direi 🙂 ti auguro di risolverla presto 👍
Ciao Cristiano, 🙂
Ho letto ancora una volta il tuo articolo, mi rendo conto che c’è ancora questa paura
Purtroppo è radicata e non è facile eliminare questa paura di essere giudicati, cmq io mi sto impegnando in tutto ciò che mi insegni con i tuoi articoli, certo mi rendo conto che non riesco sempre in tutto ma non mi arrendo 🙂
Grazie dei tuoi preziosi consigli. La neuro mi ha detto che sono messa male ahahah
Buona serata
Un abbraccio Mary
Ciao Mary, siamo tutti sulla stessa barca. Nessuno di noi è immune dalle paure, ognuno ha le sue. Cominciando a riconoscerle però ci portiamo avanti. Come si dice, se vuoi sconfiggere il tuo nemico devi prima conoscerlo 🙂
Grazie nuovamente per il tuo commento 👍
Ps: ora devo andare perché è arrivata la neuro anche qui 😂😂😂😂😂
Ciao. Io sono vedova, con tre figli. Ho conosciuto una persona speciale che mi fa di nuovo battere il cuore e aver voglia di vivere. Ma quanti sensi di colpa verso i figli, parenti, amici, paesani…… Quanta paura dei giudizi!
Comprendo Monica, ma sai che c’è? Alla fine ognuno dirà la sua ma ciò che rimane sei sempre e solo tu. Le parole vanno e vengono, cambiano, ma tu resti l’unico obiettivo. Sii felice se vuoi rendere felici gli altri 👍😊 chi ti ama ti comprende
Mi è piaciuto moltissimo e mi è stato tanto d’aiuto. Grazie
Grazie Cristiano. Anche se mi ripeto che non faccio del male a nessuno, c’è quel senso di colpa dentro al petto che mi tormenta. Farmi vedere in giro sorridente e felice dopo quello che è successo è giusto?
Chi ti ama come ti vorrebbe vedere? E poi, chi sa cosa è giusto?