tutto è uno significato

TUTTO è UNO! Cosa significa

Nel momento che torniamo a essere presenti nel nostro presente, nell’istante in cui non permettiamo più alla mente di imbambolarci con in suoi funambolici pensieri, ecco che troviamo noi stessi. La verità siamo noi, noi siamo Dio che fa esperienza di Sé. E quando avviene questo una nuova consapevolezza automaticamente si instaura in noi: Tutto è uno. Dio è ovunque, quindi anche Tu sei ovunque.

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Se interferiamo con questa connessione, o meglio, se permettiamo alla nostra mente di farci credere separati, se le permettiamo di creare distinzione tra noi e Dio, allora generiamo tensione. Solo l’ego è in grado di produrre frustrazione, risentimenti, depressione, ansia e tutte le altre malattie della mente. E riesce in questo se accettiamo di comportarci secondo le sue regole.

L’ego, la mente, è attaccata al piano fisico e dubita di tutto ciò che non vede. Ma tu hai un corpo che sente. Inizia ad ascoltare di più ciò che senti, piuttosto che ciò che pensi. I pensieri sono sempre vecchi, processi che si ripetono senza un senso e senza utilità per la maggior parte delle volte. Le tue sensazioni invece sono vive, sempre nuove. Danzano!

TU NON SEI LA MENTE

tutto è uno: la menteAlla fine cos’è l’essere umano? Di certo non ci si può sentire vivi perché pensiamo. Ci sentiamo vivi perché ci emozioniamo. La vita è una continua scoperta di emozioni, non di pensieri. Ci hai mai pensato? Siamo alla continua ricerca di emozioni, la mente stessa è alla continua ricerca di emozioni. Ma nonostante questo continua a produrre pensieri perché questo è quello che sa fare. E non è detto che sia un male. Questo è il suo compito… ma non il nostro.

La mente è un organo meraviglioso, nell’intelletto scopriamo il dischiudersi dell’evoluzione, il progresso sempre in atto. Ma è un organo, come il fegato, come il cuore o i reni. Ti sei mai identificato nel tuo rene, e nel tuo polmone? Vale la stessa cosa. Tu sei Tutto, Tutto è uno, sei ovunque. Nella mente, nel cuore e nei reni. Sei ovunque ma non sei quelle cose.

Dissolvi quindi l’idea che hai di te come essere finito, indipendente e scollegato da tutto il resto. Tu sei infinito, collegato a ogni altra creatura del pianeta. Condividete la stessa energia. Non sei solo e non puoi essere solo. Sei in continua comunicazione con Dio… devi solo ascoltare.

Per ritrovare la tua connessione con l’Amore che ti ha creato hai bisogno solo di una cosa: dissolverti in esso. Hai presente quando accendi un fuoco e iniziano a sprigionarsi scintille che tendono a separarsi dal corpo del falò? Quelle scintille siamo noi. Se ci separiamo dal falò voliamo sole e ci sentiremo sole. Per ritrovare il calore del fuoco dobbiamo fonderci con esso, scomparire, tornare a essere una cosa sola con lui. E questo non vuol dire perdere la propria individualità, semmai vuol dire perdere un’illusoria visione della realtà che ci eravamo fatti e tornare a comprendere veramente chi siamo.

Questa consapevolezza è la tua ricchezza, è il tuo potere, la tua forza. Se torni nel fuoco hai a disposizione tutta la sua forza, se rimani scintilla potrai fare ben poco e ben presto ti spegnerai. Questa consapevolezza è il vero dono che ti accompagnerà per l’intera esistenza, per l’eternità.

Quando lascerai il tuo corpo perderai tutto. Anche la tua mente cesserà di riproporti i soliti nastri registrati. Tutto sparirà tranne questa consapevolezza. Questo sapere non è un sapere intellettuale, è un sapere dell’anima. E l’anima cambia semplicemente dimora, non muore. Chi muore è l’ego, per questo ha paura della morte. L’anima comprende la sua connessione con il tutto, essa è in continua comunicazione con il tutto. Non muore mai.

TU SEI LO SCOPO

tu sei lo scopoA questo punto ormai è chiaro: ogni vita ha un preciso scopo. Ogni essere vivente è fondamentale al Progetto d’Amore universale. Senza di te l’intero mondo sentirebbe una mancanza. Tu esisti e vivi perché l’esistenza ha bisogno di te. Perché mai avrebbe dovuto farti nascere? Nulla è lasciato al caso in questo universo, tanto meno le vite umane.

Ogni cosa, ogni essere vivente, è strettamente collegato a Dio. Dio vive dentro ogni cosa. L’Amore è dentro ogni cosa ma mentre un fiore non si interroga e permette a Dio di manifestarsi, noi dubitiamo, pensiamo, ci ammaliamo… e ci dimentichiamo di lui. Lo cerchiamo solo nei momenti difficili ma lui non se ne è mai andato.

Dio tratta tutti e tutto senza alcuna distinzione. Per Dio non esistono creature superiori o inferiori, fiori meno belli o più belli. Egli alimenta tutto in egual modo. Per l’Amore non esiste distinzione tra il presidente degli Stati Uniti e il panettiere all’angolo. Tutti sono essenziali e degni di esserci. Lui sta permettendo che possano esserci.

Quando fai tua questa convinzione, la convinzione che tutti siamo utili e tutti siamo sullo stesso piano, ecco che il rispetto per te, per gli altri e per ogni altra cosa del creato assume un aspetto sacro. Questo rispetto per la Vita, per Dio, per te stesso, è alla base della comprensione del tutto.

Se hai compreso realmente che tutto è uno
non puoi far altro che essere in uno stato
di continua riverenza verso la Vita.

Comprendi che se manchi di rispetto a un altro individuo stai mancando di rispetto a te, comprendi che se sei gentile con qualcuno, ti stai comportando in maniera gentile con te. Non c’è distinzione tra te e un altro. Siete la medesima cosa inserita in due contenitori differenti. Non identificarti con il contenitore quindi, ma con la sua essenza. Un’essenza presente ovunque. Un’essenza che ama e non giudica.

Ama il prossimo tuo come te stesso
(Gesù)

Quando ti arrendi a questa verità permetti a Dio di manifestarsi e permetti a te stesso di co-creare insieme a lui. Ti stai permettendo di essere non più un organismo in un ambiente, ma l’ambiente stesso. Hai ritrovato l’essenzialità del tuo ruolo nell’intero progetto e inizi a scorgere la bellezza ovunque. Siamo tutti estensioni dell’unico organismo vivente.

Esiste un problema di fondo nella nostra società ed è questo: ci viene insegnato che Dio si trova all’infuori di noi, che per trovarlo bisogna recarsi in qualche luogo sacro, adempiere a qualche rito o recitare una determinata preghiera. Noi non possiamo avere il controllo del sapere perché l’autorità è sempre all’esterno, quindi non possiamo fidarci di noi stessi, di quello che sentiamo, ma dobbiamo fidarci di quello che ci viene detto. Veniamo indottrinati e ciò che sentiamo non ha alcun valore. L’unica cosa reale sono i dogmi, da imparare a memoria e fare nostri.

tutto è dioPerché avviene questo? Perché lo scopo è avere il controllo. Dividi et impera! Se perdi la tua unità diventi controllabile, manipolabile. Se sei consapevole di essere infinito diventi libero e comprendi benissimo che nessuno può venirti a spiegare la natura di Dio… già, tanto meno io che sto scrivendo queste righe. Mio interesse infatti non è spiegarti Dio, mi ripeto. Tu sai già tutto. Quello che stai leggendo semmai aiuta te e me a riscoprire la Verità accantonando i dogmi. La Vita non è un dogma, è una danza. E per capirla bisogna danzare, non studiare, giusto? Solamente mettendo le mani in pasta diventiamo esperti in qualcosa.

Ma non fraintendermi. Se sei religioso praticante, qualsiasi sia la tua fede, continua tranquillamente nel tuo cammino. Continua finché ti farà stare bene. Anche a me capita di assistere a liturgie di tanto in tanto e qualcosa da imparare ce l’ho sempre. L’importante è comprendere che prima di accettare un’idea possiamo vagliarla, ma soprattutto, possiamo interrogare noi stessi in quanto siamo per natura portatori di Verità, la Verità vive in noi, perché dovrebbe mentirci?

Una religione vale l’altra ma sei tu che fai la differenza. Un ebreo, un musulmano, un cattolico… sono identici agli occhi di Dio. Dentro ognuno di loro vive la stessa energia presente ovunque, non è diversa. E se ognuno ascoltasse se stesso senza interferenze troverebbe la medesima cosa: Amore. E quando hai trovato l’Amore ti rendi conto che celebrare la vita è un atto da compiere in ogni istante e non solo la domenica. Ogni momento porta con se la prova che tutto è uno.

Quando non accettiamo questa unità diventiamo infelici e una persona infelice è più facile da comandare, basta che le prometti la felicità. Una persona felice invece è incontrollabile, è libera e proprio come un pesce, nuota con gioia nell’immensità dell’oceano, che è Dio. Quale pesce vorrebbe separarsi dall’oceano?

Non vi è nulla di più incontrollabile di una persona felice che vive nell’entusiasmo!
Non vi è nulla di più facile da controllare di una persona infelice che vive nella paura!
(Wayne Dyer)

sei chi crei

Un pesce è felice solo se rimane nell’oceano, in quanto è figlio dell’oceano. E nell’oceano si disperderà nuovamente quando morirà. L’oceano è l’origine della sua vita e la fine, l’inizio e la meta, l’alfa e l’omega. Separarsi dalle sue acque vorrebbe dire perdersi e vagare nel nulla. Non siamo altro che onde di energia in questo universo di energia. Ci muoviamo in esso, nasciamo e moriamo nella sua eternità. Il tutto ci appartiene, ci dona la vita e la riprende. Comprendere questo ti permette di vivere serenamente perché farai tua la convinzione che nulla di male può accaderti. Sei a Casa, da sempre, per sempre. E invece che dire che Tutto è Uno, forse sarebbe meglio dire che Tutto è L’UNO!

Buona Vita 👁️
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