Come uscire dall’infelicità (Metodo non convenzionale!)

Ti ricordi cosa abbiamo detto settimana scorsa? No? Ecco un mega sunto: i pensieri creano emozioni, tu controlli i tuoi pensieri, quindi, tu controlli le tue emozioni. SI, abbiamo detto molto altro quindi se ancora non lo hai fatto leggi il post di settimana scorsa qui! Quello che scopriremo oggi invece è come uscire dall’infelicità, sei pronto?

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Le emozioni sono scelte! E solamente lavorando su noi stessi, giorno dopo giorno, allenandoci costantemente nell’osservazione e controllo di quello che facciamo con la testa, di conseguenza col cuore, possiamo crescere e raggiungere la piena libertà personale.

Con il nostro modo di pensare e i nostri atteggiamenti ci costruiamo la felicità o l’infelicità – Paul Verlaine

Non è facile ma nemmeno impossibile. E te lo dice uno che fino a pochi anni fa pensava che la testa lavorasse per conto proprio e non mi era concesso sottrarmi a tutte le pippe mentali che sfornava. Non immagini neanche in che conflitti psicotici mi ritrovavo. Psicotrappole create ad arte per autodistruggermi, pazzesco!

LA TUA VERA NATURA È IL BENESSERE

Essere felici tuttavia è una condizione naturale per l’essere umano e non è niente di così complicato se ci pensi. Guarda i bambini! Nascono felici e rimangono tali per molto tempo… si, finché un adulto non si intromette e interrompe la festa!

Cresciamo e veniamo abituati a colpevolizzare l’ambiente in cui siamo inseriti. Le sfortune che ci capitano non sono più sotto la nostra responsabilità e le cause sono sempre esterne. Lui mi ha offeso, lei mi ha ferito… ci adattiamo a questo modo di pensare e lo portiamo avanti per anni.

 E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio – Albert Einstein

E per sostituirlo e cambiare mentalità? Dovrai iniziare a pensare in maniera differente ed è solamente con la consapevolezza di come lavoravi prima con la testa che potrai impararlo a fare. Quindi, non tutti i mali vengono per nuocere! O meglio ancora, non puoi riconoscere la luce se prima non hai conosciuto le tenebre, giusto?

DIFFERENTE AAAImparare a pensare in maniera differente è come imparare a fare qualsiasi cosa. Per quanto possa sembrare difficile all’inizio, col tempo ti verrà naturale. Hai presente quando hai imparato ad andare in bicicletta? E quando hai imparato a guidare l’auto? Tre pedali, due piedi, un volante, il cambio, le frecce… ogni sfida ha richiesto il tuo impegno ma ora riesci a fare tutto in maniera naturale, come se fossi nato con le doti necessarie per affrontarle. E tutti funzioniamo allo stesso modo! Chi è che dopo anni di pratica pensa ancora a come deve inserire le marce o quanto a fondo deve premere la frizione?!? Devi pensare di mantenere l’equilibrio in bicicletta o il tuo corpo se la cava da solo?!?

Così come puoi insegnare al tuo corpo determinati movimenti per coordinarsi, a tal punto che poi andrà da sé, puoi educare la tua mente a seguire determinati schemi. Il processo è identico ed è solo questione di pratica.

La felicità è interiore, non esteriore; infatti non dipende da ciò che abbiamo, ma da ciò che siamo – Henry van Dyke

Puoi cambiare il tuo approccio mentale in qualsiasi ambito. Prova a pensare a qualcosa che ti viene difficile fare o affrontare. Qualsiasi cosa che ti renda infelice. Tipo: devo stare in mezzo al traffico, devo andare dal dentista, devo fare una noiosa riunione, ecc..

LE EMOZIONI SI MUOVONO

Ora, quando dovrai vivere queste situazioni e noterai che l’infelicità inizierà a farsi sentire, visualizza te stesso come se fossi stato preparato per subire una tortura. Si, qualcuno ti ha incatenato e ora è pronto a frustarti e colpirti violentemente. Oppure immaginati in un vicolo cieco, senza via d’uscita, con quattro o cinque cani rabbiosi pronti ad addentarti. Insomma, immagina una situazione dalla quale vorresti scappare immediatamente!

E ora INCATENA L’EMOZIONE NUOVA CON LA VECCHIA INFELICITA’ che già conosci. Quanto tempo vorresti far durare questa brutta esperienza? 0 secondi, vero? (I masochisti sono pregati di non rispondere)

Ogni volta che ti ritrovi in situazioni che ti rendono infelice ripeti l’esercizio. Noterai che la tua mente inizierà a lavorare su altri livelli per spostarsi da dove si trova, per osservare quello che accade e distaccarsene, per vivere l’esperienza senza giudicarla. Letteralmente è come se saltasse da una scena (orrenda, quindi vuole fuggire) a un’altra più appagante (in poche parole, il bicchiere mezzo vuoto diventerà mezzo pieno). In questo modo si libera, opta per la felicità perché non vuole subire la tortura, e sarà pronta ad adoperarsi per azioni più proficue e creative (perché diciamocelo, a chi piace essere infelice?!?). Ma soprattutto, eviterà di perdersi nell’infelicità che potrebbe sorgere dalla situazione che stai vivendo.

Quando fai l’esercizio presta attenzione a come le emozioni si muovano nel corpo per poi dissolversi. Avrai modo così di renderti conto che sono solo forme di energia e come tali possono spostarsi e mutare. Con la pratica riuscirai a controllarle sempre più anche senza immaginarti torture o altro perché la mente si sarà allenata ad un nuovo tipo di mentalità e lavorerà con criteri differenti. (leggi il post: siamo dipendenti dalle emozioni per comprendere come avviene l’installazione di nuovi atteggiamenti).

In questo modo riacquisti il controllo dei tuoi pensieri, quindi dei tuoi stati d’animo. Hai scelto per usare la mente a tuo favore e non lasciarti trascinare nell’indesiderato. Hai scelto la felicità! E ora che l’hai raggiunta, o meglio, che ti sei fatto raggiungere, sai cosa puoi fare? Rendi felice qualcun altro perché la felicità è reale solo se condivisa 🙂

… e come disse lo yogi Paramahansa Yogananda quando tu smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità ed inizierai a riempire quella degli altri, scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena.

la felicitàLettura consigliata:
LA FELICITA’: ciò che sei, non ciò che hai

 

Ti auguro una felice giornata,
cristiano mocciola blog

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