Siamo esseri uni e trini. Mente, corpo e spirito formano per intero il nostro essere. Mente, corpo e spirito sono in stretto legame tra loro. Ma mentre lo spirito, l’anima, agisce su un piano immateriale, mente e corpo adoperano questa realtà fisica per prendere consapevolezza della propria esistenza.
Con il corpo ti muovi, balli, crei, giochi, ami… con la mente fai lo stesso. Pensi, dubiti, gioisci, produci ansia e inquietudine. E tutto questo perché la mente ha il potere di interfacciarsi con il mondo esterno, quindi decifrare (a suo modo) i dati che riceve e generare esperienza emotiva.
MENTE, CORPO E SPIRITO: EQUILIBRIO E SQUILIBRIO
Quando avvertiamo che esiste un problema, quando ci accorgiamo di avere un conflitto interiore che non ci permette di godere della nostra innata felicità, vuol dire che è subentrato uno squilibrio energetico.
Mente, corpo e spirito non sono allineati e stanno comunicando cose differenti. Magari la mente sa cosa è giusto fare, ma con il corpo siamo obbligati a fare altro. E l’anima, lo spirito che osserva senza giudizio, rimane estromesso tra questa lite. Hai presente quando si dice: tra i due litiganti il terzo gode. Bene, in questo caso, il terzo (l’anima), non gode. Osserva inerme la lotta che avviene tra mente e corpo. Un esempio: ti scappa la pipì ma devi finire un lavoro, quindi rimandi e non ti alzi dalla scrivania per le prossime ore. Si, è un esempio banale ma rende bene l’idea di quello che avviene.
All’anima non importa che tu vada o non vada a fare pipì. Al tuo corpo si. Tant’è che soffrirà per questa posticipazione. Questo è un semplice caso di quando mente e corpo sono in disaccordo. Si è creato uno squilibrio tra i due. E la stessa cosa avviene anche ad altri livelli. Del tipo: vorrei tanto abbracciare mia moglie ma il mio orgoglio (la mente) me lo impedisce perché ieri mi ha ferito… di esempi ce n’è un’infinità e ognuno riconoscerà nella propria vita momenti del genere, vero?
I pensieri possono generare tensione o rilassare il corpo. Possono farlo guarire o farlo ammalare. L’intelligenza del corpo, invece, tende sempre alla quiete, alla pace, alla sua sopravvivenza. Quando questo non avviene è perché è stato messo da parte, non viene più ascoltato, per favorire le richieste della mente.
I pensieri che permangono troppo a lungo nella mente costringono anche il corpo a seguire la rotta presa. Se con la mente continui a pensare a un cane che ti rincorre per morderti, a breve anche il corpo inizierà a preoccuparsi. Se con la mente continui a pensare di avere un male incurabile, il corpo si adeguerà soddisfacendo la richiesta. Il potere della mente è assoluto. Se decidi di alzare un braccio lo alzi e né corpo e né spirito possono impedirtelo. Ecco perché è così importante dissociarsene per riprenderne il controllo. Se ti identifichi con essa rischi la pazzia perché non sai mai dove può condurti. Se la prendi invece per quello che è, ossia un potente organo, le cose cambiano.
MENS SANA IN CORPORE SANO…e viceversa!
Il principio della nostra crescita personale e spirituale inizia dal corpo. Il corpo è la dimora dello spirito, nonché della mente. Mantenere il corpo in salute è indispensabile per ricongiungerci con Dio. Dio, il cosmo, la natura, la Vita! ha scelto di manifestarsi attraverso noi donandoci uno strumento favoloso dotato di gambe, braccia e testa. Se qualcuno ti prestasse la sua macchina per le vacanze, come la tratteresti? Ecco, il corpo devi trattarlo allo stesso modo. Devi averne massima cura.
Bere, fumare, essere inattivi, mangiare in eccesso e qualsiasi altra attività contro il suo benessere (si, anche non alzarsi per fare la pipì) indicano solo una cosa: ingratitudine. E se è vero che siamo inseriti in un universo dove l’energia plasma tutto, non credo che un’offerta vibrazionale di questo tipo possa aiutarti. E avviene anche il contrario: quando ti preoccupi della Vita che scorre nel tuo corpo, quindi hai premura di garantirle un ottimo posto in cui abitare, ecco che la Vita ricambierà il favore. Non ci credi? Fai una prova onesta e poi mi dirai. Ti basta un sola settimana di disciplina per renderti conto di questa verità. Una settimana e la Vita potrebbe catapultarti nel paradiso che stavi aspettando ma al quale non riuscivi a giungere. Il paradiso è ora e se vuoi avere occhi per vederlo e gustarlo, devi permettere al tuo corpo di allinearsi a esso. Riconosci quindi tutte quelle attività che ti allontanano dalla salute del corpo e correggile.
Puoi portare il bue assetato al fiume
ma se non sarà lui a decidere di bere morirà di sete.
(detto popolare)
Dio non va cercato solo dentro noi. Dio si mostra di continuo anche all’esterno. Dio sceglie sempre vie semplici e immediate. E se osservi la natura te ne rendi conto. Dio è ovunque e utilizza i nostri corpi come ponte per portare a compimento se stesso. La vita che ci è stata concessa è il viaggio che dobbiamo intraprendere e il mezzo per compierlo è il nostro corpo. Quando capiamo questo cessa la lotta, la resistenza… e inizia il divertimento. Siamo qua per gioire, non per soffrire. Questo è il nostro momento, la nostra occasione. Questo è il nostro viaggio!
Essere consapevoli di chi realmente siamo e degli strumenti che abbiamo ci unisce alla fonte, all’esistenza. Siamo esseri spirituali che stanno facendo un’esperienza fisica e non esseri fisici in cerca di un’esperienza spirituale. Capire questo è risvegliarsi, accettarlo è essere illuminati.
IL CORPO: LA DIMORA DEL DIVINO
Nel passato è stata trasmessa un’errata concezione del corpo umano. Secondo molte religioni incarnava il male, la tentazione. Ma creare divisione tra l’essere umano e il corpo genera solo infelicità. La felicità è nell’unione, non nella separazione. Ma un motivo c’era in tutto questo: le persone infelici sono facili da controllare, sono facili da abbindolare. Ed ecco che puoi fargli credere che se non si comportano in un determinato modo possono dimenticarsi del paradiso (che ovviamente arriverà solo dopo la morte), puoi fargli credere che la punizione divina scenderà sulle loro vite… puoi fargli credere un sacco di cose, puoi instillargli la paura e costringerli a stili di vita preconfezionati facendogli sacrificare la loro unica esistenza per mete irreali, mete di cui non ce ne è prova. Ma per fortuna il medioevo è finito e nessuno finisce più sul rogo.
Le persone felici, al contrario, sono fuori da ogni controllo, sono un pericolo per il sistema e per qualsiasi tipo di dottrina che prevede gerarchie.
Ma come poteva Dio donarci qualcosa di negativo? Quello che ne fai, semmai, è positivo o negativo al tuo benessere, ma non il semplice possederlo. Dio ci ha fatto dono di uno strumento bellissimo ma se lo usiamo male è responsabilità solo nostra. Dio vuole unità, non separazione. E l’unità nasce da noi: mente, corpo e spirito appunto. Uniti in una sola persona. Nessuna delle nostre parti deve essere rinnegata, semplicemente va capita per essere usata nel migliore dei modi. Quando ami e rispetti e il tuo corpo sarà inevitabile che proverai amore e rispetto per il corpo degli altri e per l’ambiente in cui sei inserito. Questo amore, questo rispetto per il tutto, equivale a unirsi alla fonte, a pregare, e ci permette di rimanere nel costante flusso di benessere dell’esistenza.
LO SFOGO LIBERA E RISVEGLIA IL SÉ
Nel corpo si accumulano diverse forme di tossine, da quelle emotive, a quelle mentali, a quelle dovute a ciò che mangiamo e respiriamo. È necessario liberarsi da questo inquinamento interiore, non basta solo osservarlo e accorgersi di esso. Puoi sfogarlo correndo, urlando, ballando… devi sfogare le tensioni accumulate, almeno per un primo periodo.
Quello che avviene quando ti sfoghi ha dell’incredibile: l’osservatore, il tuo Sé, farà la sua comparsa improvvisamente. Ti ritroverai a osservare te stesso durante lo sfogo della rabbia. Questa è la massima comprensione di Sé perché tutto è avvenuto in maniera spontanea e non guidata. Quindi, ogni volta che sentirai la necessità di urlare, di picchiare i pugni sul tavolo (o sul cuscino che è meglio) fallo! Sfoga tutto ciò che senti necessario perché anche questa è una via per ritrovare la tua serenità.
Una forza imprigionata tenderà a esplodere ma se invece le permetti una valvola di sfogo non sarà mai pericolosa. Se tu tappassi un vulcano non sarebbe una mossa molto furba ma se invece lo lasciassi eruttare ogni volta ne senta la necessità non avrà mai modo di accumulare energia devastante.
Quando avrai iniziato a sfogare le tue tossine ti accorgerai che ne sentirai sempre meno il bisogno. Questo perché, una volta comparso, l’Osservatore farà fatica a scomparire e diventerà una presenza costante nella tua vita. Ecco perché è necessario imparare a sfogarsi. Lo sfogo permette al nostro Sé di presentarsi spontaneamente e permanere. Un corpo pulito è in armonia con la natura. Un corpo purificato torna a fluire come acqua che scorre…
Quando siamo liberi dall’inquinamento interiore, quando il nostro Sé non viene più represso, anche le nostre azioni cambieranno perché non saranno più guidate solo dalla mente, quindi automatiche e fredde, ma saranno spontanee e seguiranno il nostro più alto sentire, il nostro intuito. La mente è come un computer, procede in avanti attraverso ciò che ha appreso dal passato. Costruisce il presente in base ai dati raccolti in memoria e non potrà mai offrirti qualcosa di nuovo, di illuminante. Questo compito è esclusivo del Sé. È lui che ti porta le intuizioni, le illuminazioni. La mente conosce solo abitudini e processa dati meccanicamente. Il Sé inventa, crea, stupisce.
Quando il Sé fa la sua comparsa ti troverai ad essere più presente e attento in qualsiasi attività. Essere presente corrisponde a meditare. La meditazione non è qualcosa che fai per un’ora e poi basta. L’atto di meditare si estende gradualmente all’intera giornata e ogni istante della tua vita può e deve essere fonte di meditazione. Questo è vivere il presente, questo è il regno di Dio di cui Gesù parlava.
Buon Risveglio ☯



