A chi non è mai capitato di fermarsi a giudicare qualcuno o qualcosa? Quella del giudicare è un’arte, tant’è che paghiamo persone per farlo. E ora non vorrei offendere nessun critico, ma il parere di un critico rimane solamente il parere di un critico: il suo. Se interpellassi un altro critico ecco che avrei un altro giudizio su cui basarmi. E se ne interrogassi 100? Quindi, come superare la paura del giudizio degli altri? Bisogna trascendere l’ego…
Si, è banale, ma ripetiamolo: il giudizio altrui è soggettivo e non esiste il giusto giudizio, né per le persone, né per le cose, tanto meno per gli eventi. Il senso di giustizia intrappola la mente e prima te ne rendi conto, prima potrai spiccare il volo. Si, perché ogni volta che giudichiamo, etichettiamo, cose, persone o eventi, stiamo incatenandoci a un mondo, a una visione. E dato che la mente cerca sempre coerenza, non ti permetterà, se la lasci fare, di cambiare opinione e trovare un nuovo punto di vista più utile per te.
Perché, se ci pensi, ciò che accade rimane sempre e solo ciò che accade. Quello che cambia è il tuo punto di vista, sei tu che cambi il filtro per percepire il mondo esterno.
E il primo passo per liberarsi da questa catena indovina qual è? Smettila di giudicare… sia gli altri che te stesso! Il mondo in cui siamo inseriti ci invita ad accumulare premi, trofei, pezzi di carta, posizioni nella società, nella comunità… è una corsa all’accumulo. Io ho la macchina più grossa della tua, la mia casa è più grande, ho più soldi, ho più muscoli… avere, avere, avere..
Sarai d’accordo con me che più che concentrarci sull’avere dovremmo concentrarci sull’essere. Perché dopotutto non conta quanti beni esteriori sei riuscito a ottenere, ciò che contra realmente è se te li sei meritati. Quando qualcosa te la sei meritata automaticamente non sentirai più la necessità di darne sfoggio, piuttosto il contrario, cercherai di proteggerla, quindi proteggere il valore che ha avuto per te conquistarla.
SIAMO NEL MONDO MA NON SIAMO DEL MONDO.
SIAMO PER IL MONDO!
Se ci preoccupiamo della nostra crescita personale, se cerchiamo di migliorarci, ecco, ci stiamo preoccupando del nostro principale scopo: noi stessi. Migliorando noi stessi di conseguenza migliorerà anche il mondo in cui siamo inseriti. E per concentrarci su questo continuo miglioramento dobbiamo smetterla di giudicarci… e dobbiamo smettere di ascoltare il giudizio altrui. Perché se il giudizio che abbiamo per noi stessi ci limita o ci potenzia, quello degli altri ci immobilizza. La paura del giudizio altrui non è una catena, è una prigione. E la strategia migliore per smetterla di preoccuparsi del giudizio altrui è quella di andare oltre le apparenze.
E quali sono le apparenze che dobbiamo superare? Prima fra tutte quella della nostra fisicità: noi non siamo il corpo e non abbiamo anima. Noi siamo l’anima e usiamo mente e corpo per interagire con una realtà che si manifesta attraverso le nostre scelte emotive.
La qualità della realtà che stai vivendo è direttamente proporzionale alla qualità del tuo stato d’animo. Se ti si rompe la macchina ma se felice della tua vita, di esserci, di avere tutte le possibilità che hai, potrai dire beh, sono cose che capitano ai vivi! Ma se sei infelice, insoddisfatto, invidioso… e ti si rompe la macchina, quello che dirai assomiglierà a questo: ma vaff… tutte a me… e che caz… brutta str!?$za%&£&
I nostri stati d’animo si autoalimentano e prima ne riacquisterai le redini, prendendoti la piena responsabilità dei tuoi pensieri, prima riuscirai a creare e vivere la vita che desideri.
Il mondo è la dimora dei desideri e delle paure. Non potete trovarvi la pace. Per avere la pace dovete andare oltre il mondo – Nisargadatta Maharaj
Se ti identifichi esclusivamente su ciò che hai e ciò che hai ottenuto, perdi la reale visione di chi sei, perdi il tuo centro iniziandoci a girare attorno. Perdi la tua illuminazione (che non è qualcosa per pochi eletti).
COME SUPERARE LA PAURA DEL GIUDIZIO ALTRUI:
L’EGO È CIECO, L’ANIMA VEDE… OLTRE LE APPARENZE
Quando perdiamo di vista chi siamo realmente vuol dire che è successa solo una cosa: l’ego ha preso il sopravvento sulla nostra anima. L’ego giudica e dà valore a cose e persone, etichetta, discrimina, divide. L’anima unisce, ama incondizionatamente e non conosce il valore terreno delle cose. O meglio, lo conosce benissimo, come comprende benissimo il valore del giudizio altrui, il valore del giudizio degli altri ego. Per lei tutto è transitorio, tranne se stessa che è eterna. Quindi, in questa visione, è in grado di percepire il vero valore di ciò che vive. L’ego, al contrario, è legato alle cose terrene e non accetta il fatto che tutto dovrà sparire. E la cosa più dura che non riesce a digerire è proprio questa: ammettere che anche lui è transitorio e dopo la morte cesserà di esistere.
Ecco alcuni punti per scoprire se la nostra vita è ego guidata:
- Essere più preoccupati del nostro aspetto esteriore che del nostro scopo. Per quanto è importante prendersi cura del nostro corpo, è impensabile non prendersi cura della nostra crescita interiore. Anche perché il corpo riflette il tuo stato interiore. La spinta è sempre interna e per raggiungere risultati a livello fisico è necessario prima di tutto raggiungere risultati interiori. Preoccuparsi di apparire belli fuori è importante, ma ancor più importante è essere consapevoli di esser belli dentro.
- Inseguire titoli, premi e cercare di sopraffare gli altri nelle competizioni senza badare all’insegnamento che portano. L’unica competizione è con noi stessi, con chi eravamo ieri e con chi saremo domani. Vincere una medaglia ai 100 metri è importante, ma l’hai vinta superando te stesso e allenandoti duramente, o l’hai vinta facendo uno sgambetto al tuo avversario? Quando sfidi te stesso impari a conoscerti e l’interesse di vincere sugli altri passa in secondo piano. Il tuo primo obiettivo è superare i tuoi limiti, non quelli altrui.
- Evidenziare nei nostri dialoghi quanto bravi siamo stati o cosa abbiamo raggiunto. Parlare in continuazione dei nostri traguardi, sminuire gli altri, giudicare, spettegolare, vedere gli errori degli altri e paragonarli alle nostre vittorie, evidenzia un comportamento ego guidato (quando parliamo, quante volte diciamo il pronome IO?). L’ego in questo caso si rifiuta di ascoltare l’anima che, inorridita, si vergogna del suo triste compagno che vuole a tutti i costi mettersi in mostra… oppure se la ride.
- Accettare quello che ci viene proposto senza ascoltare le nostre vere necessità. I media ci dicono quale macchina comprare, quale profumo usare, come pettinarci… il sistema ci dice cosa studiare, che lavoro fare, dove abitare… Per il mondo ti mancherà sempre qualcosa e per l’ego è facile cadere in questo tranello. Ecco perché si sente sempre incompleto e ha bisogno dell’ultimo smartphone, ha bisogno di mostrare la sua vacanza perfetta come quella che la pubblicità ha invitato a fare… L’ego è un buon consumatore e non pensa con la sua testa, si fa abbindolare. Accetta e non sceglie. Ma è troppo preoccupato ad accumulare, a cercare il valore esteriore delle cose, che non si accorge di questo. Si convince di esser stato lui a scegliere quando in realtà è sempre stato sotto ipnosi.
Questi sono solo alcuni degli aspetti che più evidenziano un comportamento ego guidato. Riportarli tutti sarebbe impossibile anche perché ognuno di noi ha i suoi e solamente essendo onesti con noi stessi riusciamo a riconoscere le volte in cui cadiamo nei tranelli dell’ego.
L’EGO È AGGRAPPATO AL GIUDIZIO ALTRUI. RE JULIEN SE NE SBATTE.
Ma qual è il tornaconto dell’ego in tutto questo? Semplice: vuole avere il controllo della tua vita. Ecco perché è così importante per lui il giudizio altrui. L’ego vuole farsi riconoscere in mezzo a tutti gli altri ego, gli piace mettersi in mostra e si sentirebbe assai a disagio se agli altri ego non fosse gradito. Gli piace mostrare il suo livello di conformità, assurdo no?
L’anima, al contrario, ama tutte le altre anime indistintamente perché non vede separazione ma unità. L’ego conformandosi ritiene di dimostrare quanto è speciale, l’anima trova invece la sua unicità nell’appartenenza ad un’unica esistenza insieme a tutte le altre anime. Ma questa appartenenza non le permette di conformarsi, piuttosto la rende consapevole di essere unica e irripetibile. Le sue scelte sono quindi indipendenti, originali e mai guidate dall’esterno.
Ecco alcune idee per trascendere le richieste dell’ego:
- Smettila di preoccuparti e concentrati sul tuo respiro. Chiudi gli occhi e visualizza un grande rogo dove getterai tutti i tuoi beni: auto, casa, gioielli, denaro… Alla fine esci dal tuo corpo e getta anche’esso nel fuoco. Il senso che proverai alla fine è una completa liberazione da tutto ciò che non ti permetteva di vedere te stesso.
- Abbandona qualsiasi forma di etichetta e preoccupati di ricominciare da zero nell’approcciarti alle cose, alle situazioni e alle persone. Il passato è passato. L’istante presente non è mai stato vissuto e mai potrai riviverlo. Permettiti di ampliare quindi la tua visione e non limitarla con inutili pregiudizi.
- Evita di instaurare relazioni meccaniche e superficiali. Cerca e riconosci negli occhi del tuo interlocutore la sua anima. Non limitarti a parlare alla creatura fisica che hai di fronte. Parla col cuore, alza il livello della vostra comunicazione. Sarà tutto un altro parlare 😉 In India non a caso ci si saluta con il termine Namastè, la mia divinità incontra la tua divinità, giusto?
- Non farti coinvolgere nel parlare male di qualcuno che non c’è e se mai ti ci ritrovassi dentro prendi le difese delle persone assenti, o perlomeno, fai capire ai pettegoli in questione che non sei nessuno per esprimere un giudizio a riguardo. L’unica cosa che puoi cercare di fare è comprendere, non giudicare. Invita gli altri a fare lo stesso. Se hanno difficoltà a fare questo di una cosa puoi star sicuro: quando mancherai parleranno male anche di te.
- Dedicati a ciò che ti piace, alle tue passioni. Per quanto molte volte siamo costretti a fare lavori che non ci piacciono per portare la pagnotta a casa, ricordati che sei inserito in un sistema che ha bisogno di macchine, non di anime. La tua anima necessità invece di dare sfogo a tutto il suo essere, quindi permettiti di fare ciò che ti fa battere il cuore. Anche perché se il cuore cessa di battere… e sai come si dice, no? Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti! Magari un giorno la tua passione diventerà la tua professione. Nel frattempo puoi anche cambiare visione sul lavoro che sei obbligato a fare cercando di fartelo piacere. Convinciti che se in questo preciso momento stai svolgendo quella mansione è solamente perché non poteva esserci nessun altro ora al posto tuo. Questa lezione era destinata a te, cosa puoi trarne?
- Pratica la gentilezza e la generosità, servi gli altri a tavola prima di servirti, offri il caffè ai tuoi amici, invitali a cena anche se loro non lo fanno… Si, insomma, preoccupati di dare invece che di ricevere.
Ma trascendere l’ego comporta gravi rischi, pericolose controindicazioni. Quali? Le persone ego guidate attorno a te se ne accorgeranno e inizieranno a etichettarti sei un diverso, flippato, asociale, drogato… ti eviteranno. Ma non importa cosa diranno perché alla fine i conti li farai solo con te stesso. La vita è una e scivola via e se perdi tempo a dare retta a quello che dicono gli altri non soddisfi più le esigenze della tua anima. Chi ti ama ti seguirà sempre, gli altri, beh, è meglio perderli che trovarli 🙂
L’ultima cosa che vorrei dirti non te la dirò io ma Re Julien. Per chi lo conosce sa benissimo che Re Julien non è proprio il tipo che non dà retta al suo ego. Anzi, il suo ego è spropositato. Dopotutto, lui è il Re dei lemuri, coda ad anelli, mica uno qualunque! Dobbiamo scusarlo. Ma in questo discorso pare che uno sprazzo di umiltà l’abbia fatto rinsavire… pare…
Rimango perennemente sotto l’influenza della mia piccola. Ormai ha 4 anni e perdersi nella sua ingenuità mi affascina. Molte volte sento persone che si chiedono cosa vogliono fare da grandi. Sento adulti che se lo chiedono, per fortuna. Gente di settantanni che ancora non sa cosa fare della propria vita. È fantastico. Mi ci ritrovo benissimo anche io.
La vita è continua scoperta, non staticità. E chi meglio dei bambini è in grado di cercare, di entusiasmarsi, di meravigliarsi? Ed ecco che forse ho scoperto quello che voglio fare da grande, anzi, quello che voglio fare subito, in questo istante e in tutti gli istanti che verranno: voglio tornare bambino 🙂
Lettura consigliata:
IN VIAGGIO VERSO TE: Non cercare uno scopo, Tu sei lo scopo
Ti auguro una giornata poco seria. Sii re di te stesso e divertiti 🙂
Illuminante,come sempre! Grazie per la tua innata e genuina generosità!! Leggerti è sempre più un rafforzativo per le mie convinzioni di base..grazie ancora e ti auguro una ‘ridente’ giornata:) Laura
Grazie a te Laura. Sono felice ti sia piaciuto. Buona vita anche a te 🙂
Bellissimo post Cri,come sempre! Ho appena finito di leggere un libro stupendo(scritto prima dei due letti da poco, consigliatomi da una cara amica) di Alex Rovira Celma, “I sette poteri”, entusiasmante, una favola davvero magica, che ci spinge a cercar chi siamo davvero…,di ritrovarci…,di ricordarci…quanto siamo importanti e unici.La Vita..non sta scritta…,possiamo e dobbiamo renderla sempre più degna, sempre più bella.
Grazie Heka, mi appunto anche il titolo di questo libro allora👍 eh si, siamo noi a scegliere il nostro destino 🙂
Articolo molto bello e quanti spunti di riflessione (mi riferisco in particolare alle idee per trascendere le richieste dell’ego, ma non solo ) !!
Grazie Cristiano !
Un abbraccio !
Ciao Angela, sono felice ti sia piaciuto. Buona giornata anche a te 👋
Grazie Cristiano per l’ insegnamento profondo che ci doni.
Grazie a te Alessio 🙏 ciao 🙂
È sempre un piacere❤
Ciao Federica 🙂