Il senso di giustizia intrappola la mente

Indagato per concussione, accusato di omicidio, colpevole di aver intascato mazzette, lei ha tradito lui, quello è un prepotente, ingiustizie, ingiustizie, ingiustizie …. Ma cos’è la giustizia? Guardati attorno, osserva il mondo e renditi conto di questo: la giustizia non esiste e la giustizia come viene intesa dall’essere umano è soltanto una trappola.

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Per la gazzella è ingiusto quello che fa il leone, per le formiche il formichiere è un crudele sterminatore, il ragno è ingiusto quando si nutre di ciò che cade nella sua rete. Per non parlare di terremoti, uragani e tutte le altre calamità naturali: ingiustizie! O almeno è quello che siamo abituati a pensare.

La giustizia è come un treno che è quasi sempre in ritardo. (Evgenij Evtušenko)

calimeroLa giustizia che tanto andiamo rincorrendo non è altro che un concetto mitologico e non puoi basare la tua felicità sulla presenza o meno di giustizia che vedi intorno a te. Calimero (il simpatico pulcino tutto nero) ha una visione alquanto amara della vita quando esorta è un’ingiustizia però!  Quello che potrebbe fare, e che potrebbe fare ognuno di noi quando ci ritroviamo neri e col mezzo guscio in testa, è cercare di avere una visione più obbiettiva e reale del mondo. La verità è che la giustizia diventa una trappola al momento che  le dai il potere di influenzare il tuo stato d’animo.

Secondo alcuni scienziati la giustizia non è solo un’idea astratta. Il senso di giustizia, esclusivamente umano, il desiderio di punire l’imbroglione, nascono in una “porzione” di cervello: l’area dorsolaterale della corteccia prefrontale. – dal web

CHI HA L’ULTIMA PAROLA SU COSA È GIUSTO SE NON TU?

Non dico che dobbiamo lasciare impuniti i reati ma non è utile rimandare la propria felicità aspettando che la giustizia abbia fatto il suo corso. Puoi essere felice sin da subito. Sai come? Con il perdono (leggi il post: vuoi essere felice, perdona!) Se fai del perdono la tua giustizia personale la felicità sarà la tua compagnia di viaggio. Questa è una scelta che solo tu puoi prendere.

Renditi conto (e quante volte lo abbiamo detto) che fai parte di un universo che non conosce giusto e sbagliato. Lui si espande e fa esperienza di sè attraverso di te, non conosce inizio e fine, nascita o morte. Il tutto è in continuo crescere, in continuo rinnovamento, te compreso. Nessuno muore, nessuno nasce, tutto si eterna. Il senso di giustizia ti intrappola in una realtà artificiale che non rispecchia la vera natura di questo universo.

giustizia_m68w57bmÈ un concetto esterno coniato da noi esseri umani e in quanto tale è illusorio. Invece di pensare che una cosa sia ingiusta, comprendi quello che vuoi veramente è adoperati per ottenerlo e per cambiare quello che puoi cambiare, senza confrontarti con nessuno. Se aspetti che quel tizio paghi per ciò che ha fatto, se quel politico vada in galera per i soldi rubati, se il tuo compagno cambi atteggiamento nei tuoi riguardi, ecc… se aspetti queste cose per essere felice, stai scegliendo di rimandare la tua felicità e, a tutti gli effetti, stai permettendo che eventi esterni decidano il tuo stato d’animo. Ti ricordo, non sono le persone o gli eventi che stabiliscono come tu debba sentirti, è il pensiero che tu generi riguardo a essi che determina la conseguente emozione.(leggi il post: chi controlla i tuoi pensieri)

Invece di generare pensieri autolesivi volti a lamentela quando pensi di subire un’ingiustizia (sia diretta che indiretta) potresti adottare un atteggiamento propositivo, positivo e creativo, utile al cambiamento che desideri avvenga. Ma non scordare che ci sono cose che puoi cambiare e altre per cui non puoi farci niente.

È dimostrato che si può sopravvivere tre giorni senza acqua, due mesi senza cibo e tutta la vita senza giustizia. (Jan Sobotka)

Ognuno di noi è diverso dall’altro, fa scelte differenti e ha modalità differenti di approcciarsi alla vita e se osservi queste diversità per cercare fantomatiche ingiustizie, se pensi che la vita sia ingiusta nei tuoi riguardi perché ha preferito premiare altri invece che te,ti stai autocastigando. La vita non è ingiusta e non è neanche giusta.

La tua vita è V I T A ed è perfetta e meravigliosa così. È un dono stupendo senza polarità. La vita è solo da godere, fino all’ultimo respiro.

Evita di riempirti la testa di dogmi astratti, artificiali e che non portano da nessuna parte. Non convincerai mai il leone a non uccidere gazzelle perché è nella sua natura farlo. Non ti dico di condividere il suo modo di vivere, ma puoi comprendere la sua diversità e perdonarlo nel caso pensi stia commettendo delle ingiustizie nei tuoi riguardi.

Ps: invece di concentrarti sulle ingiustizie, sul tonfo degli alberi che cadono nella foresta, concentrati sul buono che permea il mondo, sull’amore presente ovunque, sul silenzio della foresta che cresce. Dove poni la tua attenzione, lì offri energia.

Lettura consigliata:
IN VIAGGIO VERSO TE: Non cercare uno scopo, Tu sei lo scopo

Ci leggiamo tra qualche giorno,
cristiano mocciola blog

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5 commenti

  1. Gran bell’articolo! E’ anche vero che però quando assistiamo a un evento positivo proviamo gioia, serenità e gratitudine, quindi in un certo senso in quell’occasione è come se la nostra felicità dipendesse da quell’evento positivo che ci è accaduto. Per cui mi viene da chiedere perché se ci accade qualcosa di bello (una telefonata da un amico/una vincita alla lotteria) dobbiamo essere felici per quello che ci è accaduto mentre se ci accade qualcosa di brutto (chiamo un amico e questi non mi risponde/vengo derubato)dovremmo ignorare quello che è successo? Non sembra un po’ voler ignorare la realtà?

    • In realtà dovremmo essere felici a prescindere dagli eventi e imperturbabili di fronte a gioie e catastrofi (impossibile vero? So che sa poco di umano ma è così che dovremmo percepire la realtà.)Su questo ci insegna molto la filosofia Zen, forse troppo lontana dal nostro modo di vivere. Ma come sempre, è solo questione di allenamento e nulla è impossibile.

  2. Altra cosa: se un amico ha problemi di salute ed è depresso c’è qualcosa che posso fare per aiutarlo? So di non essere un medico ma mi fa soffrire il pensiero che qualcuno a cui voglio bene possa soffrire…….

    • A mie spese ho imparato che “se il bue sta morendo disidratato, posso anche portarlo al fiume ma se lui non decide di bere morirà”.
      È il nostro esempio che aiuta gli altri, non le parole. Se ti chiede aiuto offriglielo, se cerca consigli daglieli, altrimenti offri solo il tuo esempio.

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