Azione, pensiero, emozione. Queste tre componenti riescono a identificare quello che stiamo facendo, riescono a mostrare la qualità della nostra esperienza di vita, ma non potranno mai dirci chi siamo. Azione, pensiero, emozione determinano la nostra entità fisica, quella riconosciuta anche dal mondo esterno, la confinano in un involucro ma non ne rivelano l’essenza. Chi sei?
Hai letto bene il titolo dell’articolo? A rieccolo → Come ritrovare se stessi: i tre cancelli da aprire.
La Vita che ti anima non è limitabile, non le si possono attribuire dei confini, ne tantomeno la puoi afferrare. Ma quella Vita, quell’energia cosmica che risiede in ogni cosa che tu puoi osservare, quella stessa energia che fa fiorire le margherite, ecco, quella è la tua essenza, quell’energia sei tu.
Bene, hai già capito quali sono i tre cancelli da aprire per ritrovare chi siamo. Azione, pensiero, emozione. Questi sono i tre confini da superare. Oltre questi tre limiti troviamo noi stessi.
Questi tre elementi sono sempre in relazione tra loro. Quando cambi i tuoi pensieri, cambiano le tue emozioni. Quando cambi le tue azioni ti permetti di generare pensieri diversi. E quando l’emozione avvolge l’azione che stai andando a compiere ne determina la qualità del risultato.
Questi tre elementi sono delle variabili. Ognuno è strettamente legato all’altro. Ed ecco che se non riesci a generare pensieri differenti dal solito ti basterà iniziare a svolgere azioni differenti. E ti stupirai di quanto sarà immediato l’effetto. La mente (inconscia), appena si accorge del cambiamento, cambierà prospettiva e automaticamente cambierà le sue risposte. Questo discorso è il tema principale dell’ebook gratuito CAMBIA, PUOI! quindi non lo affronterò ulteriormente in questo articolo.
Nelle righe che seguiranno, piuttosto, esaminerei queste tre variabili per comprendere il perché siano esse ad allontanarci da chi siamo realmente.
E prima di affrontare i nostri tre cancelli è essenziale fare inversione di marcia. Poni attenzione dentro di te e non fuori. Affronta onestamente questi tre step:
PRIMO STEP → Osservati, prendi consapevolezza del tuo corpo. Lo puoi muovere, puoi sentire il battito del tuo cuore, puoi decidere se alzare un braccio, se chiudere un occhio. Ci sei? Hai il pieno controllo del tuo corpo. Scegli ora di essere attento e consapevole a ogni suo movimento.
SECONDO STEP → Ora osserva la tua mente. Avviene la stessa cosa. Puoi decidere quale pensiero generare. Si, molti altri sorgeranno automaticamente ma tu puoi decidere se mantenerli in vita prestando loro attenzione o ignorarli per farli svanire. Scegli ora di prestare attenzione al prodotto della tua mente, sii consapevole di quello che fa.
TERZO STEP → Osserva l’emozione che in questo istante ti anima. Ti senti gioioso, ansioso, inquieto, innamorato… ci sarà sempre un’emozione predominante. È fondamentale imparare a osservarla, comprenderla e lasciarla fluire per quello che è: una forma di energia, reazione fisiologica dei pensieri che la mente ha generato. Niente più. Osservala e distaccatene. Non sei tu.
Questi tre passi di consapevolezza ci aiutano a riprendere in mano il perfetto organismo che ci è stato gentilmente concesso da Dio, da madre natura, dall’universo. TU hai il pieno controllo di te stesso solamente volgendo lo sguardo dentro e non fuori. Potrebbe essere difficoltoso all’inizio ma con il giusto allenamento questo punto di osservazione diventerà il tuo stato naturale d’essere.
Se ti identifichi con ciò che accade fuori ti perdi, se ti identifichi con ciò che avviene dentro ti accorgi di esistere… se non ti identifichi con nulla ti risvegli e torni nel tuo ruolo di testimone privo di giudizio.
E ORA LASCIA CHE ACCADA…
Tutto è già successo! Già. Se hai eseguito i tre step e sei stato onesto con te stesso hai già superato i tre cancelli di cui ti parlavo 🙂
Azione, pensiero ed emozione. Questi tre cancelli puoi superarli solamente quando ti accorgi che essi esistono. I tre step ti permettono ora di trovarti al di fuori di quelle gabbie illusorie che i cinque sensi offrono. Ora sei fuori e puoi osservare. Dalla posizione in cui ti trovi puoi fare un passo avanti e tornare dietro i tuoi cancelli, oppure puoi lasciarti andare e aspettare che accada. Che accada cosa? Ma il risveglio! L’illuminazione non è qualcosa che si cerca, è qualcosa che capita. All’improvviso.
E come ci ricorderebbe Yoda, piccolo grande Jedi della saga “Star Wars”, fare o non fare, non esiste provare!
Puoi scegliere di e-seguire questi tre step sin da subito e provare sulla tua pelle cosa vuol dire ritrovarsi dall’altra parte, puoi scegliere di leggere SpiritualMENTE nel caso, o puoi continuare a stare lì dove stai, dietro preconcetti illusori che guidano la tua vita e non ti permettono di riappropriartene. Non c’è bisogno di credere in qualcosa di particolare per fare quello che ti ho suggerito. Devi solo sperimentare di persona. I processi interni degli esseri umani sono uguali per tutti. Un cuore è un cuore, un braccio è un braccio, un occhio è un occhio. Siamo tutti uguali anche se all’apparenza diversi. Funzioniamo tutti nell’identico modo e la Verità è per tutti nello stesso luogo: dentro se stessi.
Lettura consigliata:
INCONSCIO & SPIRITO – La via d’uscita è dentro
Buona Vita
grazie Cristiano….parole giuste e magiche, piccoli tasselli per ritrovare se stessi..buona settimana
Grazie a te 🙂 buona settimana
Nei secoli è sempre esistita la figura del Guerriero che si disciplina per poter realizzare qualcosa di più grande di lui. Con questi consigli, ci si può “disciplinare alla consapevolezza” anche in un mondo di smartphone e social media, senza dover rimpiangere la disciplina di Samurai e Spartani
Hai ragione Danilo 🙂 grazie
Grazie Cristiano ne avevo bisogno.
Un abbraccio
Mary
Grazie a te Mary 🙂 ciao
Ciao Cristiano, volevo chiederti cosa ne pensi del training autogeno? Giovedì inizierò a farlo perché sono una persona molto ansiosa e non riesco a smettere di esserlo. Ti basti sapere che anche solo l’idea di fare training autogeno mi mette ansia!!!!!!!! Perché non so cosa aspettarmi!!!!!!!!!!!!!
Ciao Barbara 🙂 credo che tu faccia bene a farlo. Qualsiasi nuova esperienza ci è utile e il training autogeno ci aiuta a comprendere meglio come funzioniamo . brava 👍
Ciao Cristiano, bell’ articolo e bel blog. Complimenti!
Ho aperto anche io un blog ma da poco a differenza tua, se ti và di dacci un occhiata 😉
http://www.il-mondo-che-vorrei.com
Ciao e Grazie!
Ciao e grazie 🙂 andrò senz’altro a dargli un’occhiata 😉
Ti ringrazio e continua cosi’ 😉
Ciao Cristiano, ho letto con grande piacere il tuo articolo e spero di non offenderti se ti confesso di aver trovato del buddhismo in ogni singola parola del messaggio. Sono un membro della Soka gakkay italiana e sentirti dire che la soluzione di tutto risiede dentro di noi mi rende felice, per l’incoraggiamento che infondi, ed è il tipo di felicità vera che auguro a tutti. Grazie mille per il tuo contributo.
Grazie a te caro 🙂 buona Vita!
Mi è piaciuto assai. Ma non è facile quando incontri ostilità da parte delle persone che ti stanno accanto (colleghi, familiari ed altro), cambiare atteggiamento tu per trovarti nella medesima situazione di persone che di te non gliene frega un c……, e se non ti parlano stanno meglio, convivi sempre a “pugni chiusi” e denti serrati. Bisognerebbe che se tu cerchi di cambiare te stesso e migliorarti, gli altri se ne accorgessero.
Ciao Ezio grazie per il tuo commento 🙂 capisco, sai cosa bisognerebbe fare alle volte? Avere il coraggio di mandare a quel paese un po’ di persone. Gli altri non centrano niente nella tua crescita personale quindi non ti interessare a loro. Se vuoi scalare la montagna arrampicati, chi ti ama ti seguirà. Il resto non conta