Nessun uomo è un’isola (John Donne) e tutti conosciamo bene l’importanza delle relazioni. Le relazioni rivelano chi siamo. Vuoi capire chi sei? Osservati mentre interagisci con gli altri e lo scoprirai. Io sono solamente perché NOI siamo!
Ma è anche vero che non sempre possiamo fare affidamento all’esterno per risolvere i nostri problemi. Anche perché molte volte questi problemi non necessitano di interventi esterni ma interni, vero?
Possiamo cambiare città, luogo di lavoro, conoscenze. Possiamo stravolgere la nostra vita ma se non attuiamo un cambiamento interiore è come se non avessimo cambiato niente. Stiamo continuando a vivere dentro la stessa persona, dentro le stesse abitudini, facendoci guidare dagli stessi condizionamenti.
Puoi andare anche dall’altra parte del mondo ma se non esci da certe stanze della tua mente abiterai sempre nello stesso luogo – Anonimo Buddista
Ma la società, ahimè, ci invita a non prendere iniziative: trovati un posto fisso, non esprimere le tue idee, non porre domande troppo ardite, accetta di mal grado anche ciò che reputi ingiusto, credi in quello che ti dicono le varie autorità, credi nelle parole dei leader, religiosi o politici che siano, non indagare, e alla fine di questa sofferenza troverai (forse) il tuo premio: la pensione… e più avanti una lapide con una dedica.
Ma continuiamo con un bel aforisma che riassume perfettamente questo concetto:
Un uccello posato su un ramo non ha mai paura che il ramo si rompa, perché la sua fiducia non è nel ramo, ma nelle sua ali. Fidati sempre delle tue capacità.
LA TUA RICCHEZZA È NEI TUOI SOGNI
Madre Natura non commette errori e se sei vivo è perché le altre persone hanno bisogno che tu offra loro la tua arte. Della tua remissività non se ne fa niente nessuno, concordi? Si, forse potrebbe andare bene al tuo capo se ce ne hai uno, ma di certo, se vuoi dare valore alla tua unica occasione, un’occasione chiamata Vita, dovrai tirar fuori quello che da sempre vive in te e che forse, fin’ora, non hai mai avuto il coraggio di mostrare.
E quando inizierai a tirar fuori quello che hai dentro, a mostrarlo e a donarlo al mondo, scoprirai di avere un bellissimo paio di ali!
Ecco 4 passi per iniziare a realizzare se stessi:
1- Passa del tempo da solo
Per molti rimanere soli è un problema e invece è proprio nella solitudine che abbiamo la possibilità di dialogare con noi stessi e comprenderci. Hai mai fatto un viaggio da solo? Ti spaventa? Si? E allora dovresti provare a farlo. No, non è necessario che tu parta per l’India. Un giro di un’ora tra le strade della tua città è più che sufficiente. Esci, senza nessuno scopo o meta precisa. Esci per il solo e semplice fatto di volere fare due passi. Sii attento a ciò che accade attorno a te, osserva e osservati. Silenziosamente e inconsapevolmente stai già dando da mangiare ai tuoi sogni… Impara a godere della tua solitudine. Solamente chi è felice con se stesso e scopre la propria luce potrà offrirla agli altri.
La solitudine, è il dramma della vita per molti; e tuttavia le persone più felici
che ho conosciuto, erano dei solitari – Jacques Chardonne
2- Scopri ciò che ti appassiona.
Scoprire ciò che ci piace fare è il passo più importante e va compiuto con estrema precisione. Quello che ti piace fare porta benefici a te? Porta benefici anche alle altre persone? Se la risposta a queste due domande è si, fattene una terza: saresti disposto a dedicare gran parte della tua vita a questa tua passione? E se anche qua hai risposto si, con molta probabilità ti trovi di fronte a uno dei principali scopi della tua esistenza. Hai trovato il tuo daimon, devi solo risvegliarlo.
3- Inizia a essere costante verso ciò che ti appassiona.
Non lasciare passare un giorno senza aver dedicato un po’ delle tue energie alla realizzazione del tuo scopo. Se ogni giorno muovi un piccolo passo verso quel mondo che ancora non esiste ma senti possibile, non potrai far altro che raggiungerlo. Un po’ come fa l’acqua che scava la pietra. Non importa quanto tempo ci vorrà, importa solo che tu ci metta volontà! E più andrai avanti e più ti renderai conto di come le tue ali si stiano allenando al volo…
4- Trova soluzioni per offrire ciò che hai.
Ora che hai coltivato la tua passione, che hai trovato la tua arte e sai esprimerla, è arrivato il momento di offrirla agli altri… spicca il volo! Fai conoscere al mondo la tua passione perché come ti ci dedichi tu non lo fa nessuno. Questo è un fatto inopinabile. Tu sei unico e irripetibile e come ti approcci tu a qualcosa non potrebbe farlo qualcun altro, giusto? Siamo diversi, con diverse caratteristiche e attitudini e a modo nostro siamo tutti un po’ speciali, non trovi? La massificazione annienta l’essere umano rendendolo automa, l’arte lo eleva e lo libera. Così come hai superato la paura di vagare solo per il mondo, puoi (e devi) superare la paura di essere vulnerabile. Di certo ciò che offrirai non piacerà a tutti, ma a molti si. Ed è per loro che devi continuare a offrire il meglio di te.
L’arte non è un risultato ma un viaggio. La sfida che il nostro tempo ci pone è trovare un viaggio che sia degno del nostro cuore e della nostra anima – Seth Godin
La realizzazione di se stessi è un processo che dura tutta la vita. Offrire ciò che di buono risiede in noi non è qualcosa che fai oggi e poi domani smetti. Quando inizi a donare la tua arte non potrai fare a meno di continuare a farlo. Perché? Perché questo è ciò che alimenta la tua esistenza e le dà senso. Se realizzi giornalmente te stesso avrai realizzato anche una piccola parte di mondo. L’umanità ha bisogno di tutti noi per evolvere e migliorare. E migliora grazie alle visioni che riusciamo a rendere manifeste.
IL GATTINO 他力 E LA SCIMMIETTA 自力
E per concludere vorrei farti riflettere con questo breve testo estrapolato da uno dei best seller di Seth Godin, l’autore dell’aforisma di poche righe fa.
Il brano è tratto dal libro: Quel pollo di Icaro
“Quando un gattino si ficca nei guai la madre arriva e, afferrandolo delicatamente per il collo, lo salva e lo porta al sicuro. Una scimmietta, invece, per salvarsi non ha altra scelta se non aggrapparsi alla schiena della madre.
L’uno viene salvato, l’altra salva se stessa.
In giapponese tariki è il termine che indica la scelta di farsi aiutare, la ricerca di un’autorità superiore che ci scelga, ci faccia progredire e ci sostenga. Il gattino indifeso è tariki. Jiriki, invece, significa scegliersi da sé, autorizzare se stessi a essere creativi. La scimmietta che salva se stessa è jiriki.”
Lettura consigliata:
INCONSCIO & SPIRITO – La via d’uscita è dentro
Buona creatività,
Bellissimo questo post!Come sempre grazie Cri!Arrivi sempre…quando c’è bisogno di leggerti,di far un bel respiro e …sorridere.
🙂 grazie a te, ciao
Grazie Cristiano, è sempre bello leggerti ma a volte invece è perfetto 🙂 Anche perchè arriva sempre ciò che siamo e abbiamo dentro 😉 Quindi… non è merito tuo eh? Ahahaha! Scherzo ovviamente, grazie ancora!
Grazie a te cara, ciao 🙂