Smetti di identificarti con il tuo lavoro, con la tua casa, con i tuoi soldi. Smetti di identificarti come genitore, come figlia, figlio, come moglie o marito. Smetti di identificarti con l’idea che la società in cui vivi si è fatta di te. Tu non sei le etichette che nel tempo ti sono state appiccicate addosso. Non sei niente di tutto questo. Prima di tutto sei Amore, sei energia divina. Dio è ovunque, è anche in te. Sei una sua estensione e Dio è solo amore. Non giudica, non fa favoritismi, non impartisce punizioni.
TU SEI DIO, TU SEI AMORE
Limitati a osservarti per quello che sei. Tutto il resto che si è aggiunto nella tua vita non ti identifica e ti allontana dalla tua vera natura. Più ti immergi nel tuo ruolo di creatura d’amore, meno sentirai la necessità di competere, di convincere gli altri delle tue idee. Ciò che ti interesserà sarà sperimentare amore in ogni occasione. Sperimentare te stesso, quindi sperimentare Dio, sentire la sua presenza in ogni istante, in ogni luogo, in ogni individuo o essere vivente.
Dio si rivela solamente quando tu sei Amore. Quando tu sei Amore hai occhi per vedere l’energia divina e il suo incessante lavoro, in te e fuori di te.
Inizia a distinguere l’Amore, quello con la A maiuscola, da tutto il resto che si spaccia per tale. L’Amore, quello vero, è semplice. Per chi è genitore è facile comprenderlo. Quando hai una creatura di due mesi tra le braccia, cosa provi? Quello è Amore ed è l’essenza del tuo essere. Ecco quello stesso sentimento lo dovremmo riuscire a provare per tutti gli altri componenti di questa gigantesca famiglia composta da oltre 7 miliardi di persone. Dici che è impossibile? Ci si può allenare.
Provare Amore verso un figlio viene naturale, ma riesci a coltivare quell’amore anche verso uno sconosciuto, un collega, un partner? Chi possiede un cane comprende bene questo discorso. Il cane ama il suo padrone e in qualsiasi circostanza gli rimane fedele. Il comportamento del cane ci insegna come dovremmo comportarci noi verso l’Amore, verso Dio. Dio non vuole il nostro male. Dio vuole per noi quello che noi vogliamo per noi. Amare Dio è amare se stessi. Amare gli altri vuol dire amare Dio, quindi, di nuovo, noi stessi. Gli altri sono un tuo riflesso, amali. Gli altri sono un’estensione della stessa sorgente che ti ha generato, amali. In poche parole (e non sono mie): ama il prossimo tuo come te stesso, così facendo avrai realizzato il più alto scopo raggiungibile su questo pianeta.
L’amore che ci viene venduto dal mondo non è amore e neanche un suo surrogato. È un amore che tenta di ottenere sempre più di quello che ha dato. Patteggia, fa compromessi, si offende…
L’Amore, quello vero, dà senza interesse e riceve più di quanto ha donato nel momento stesso che si dona. Si autoalimenta di vibrazioni positive. La sua gioia è donarsi e nel donarsi riceve se stesso. Ma non si dona con calcoli o astuzia. Non si dona per ricevere. Quella è solo una diretta conseguenza. Non si fa aspettative perché farsi aspettative vuol dire rimanerci male nel momento che queste non vengono soddisfatte. L’Amore non è aspettativa. L’Amore è comprensione. Amore è l’ambizione di migliorare se stessi, quindi il mondo, senza generare alcun tipo di aspettativa.
E per Amare non devi isolarti, devi immergerti nel mondo. Ritirarsi in luoghi isolati per meditare, per conoscersi meglio, può essere utile solamente se fatto per brevi periodi. La tua natura è l’Amore e l’Amore si dona, aiuta, contagia il mondo con la sua positività. Rimanere soli a pregare con Dio serve a ben poco, anzi, serve solamente a scoraggiarti e a farti perseguire le vie dell’ego. L’ego è felice se ti separi dagli altri, vuole tendere alla sua unicità. Dio invece ti vuole unico in mezzo agli altri. L’unicità di ognuno completa il progetto d’Amore che sta alla base di questa Vita.
Ma per quanto questo sia vero, è anche vero che dobbiamo imparare a stare bene soli prima di stare bene insieme agli altri. Dopotutto, la persona con cui passerai il resto della tua vita, sei te stesso. Quando riesci a essere felice da solo allora sei libero. Allora riuscirai a instaurare rapporti sinceri basati sulla fiducia reciproca, ma soprattutto, basati sulla fiducia che provi nei tuoi riguardi, nell’Amore, in Dio.
Tutto ciò che provi è frutto dei pensieri che hai generato riguardo alle relazioni che instauri con te, con gli altri e con il mondo che ti circonda. Se rimani a osservare le tue emozioni, se te ne distacchi a sufficienza per capire che sono state generate da te, avrai anche il potere di gestirle. E la stessa cosa vale per i tuoi desideri, per le tue aspettative. Nell’istante che te ne distacchi e li osservi per quello che sono, frutto del tuo pensiero, allora avrai trovato te stesso, avrai trovato la gioia, l’Amore, la libertà.
Trovare l’Amore dentro sé è rompere la catena che ci lega a questo mondo. Gesù diceva: siete nel mondo ma non siete del mondo. Siete per il mondo!
APPREZZA CIÒ CHE SEI
Quando l’Amore è presente in te, tu non ci sei più. Torni a essere uno strumento nelle mani di Dio che ti suona a suo piacimento. Lasciarsi suonare equivale a riscoprire la propria natura divina. Tu sei il mezzo che l’Amore ha scelto per manifestarsi. L’ego cade, gli interessi cadono, fiorisce la gioia e la certezza che tutto scorre nel verso giusto, tutto scorre in armonia con la fonte.
L’Amore non si lega, non ha schemi, va contro ogni etichetta, status quo. Non ha logica e non si piega. L’Amore è follia incontrollabile, follia positiva. Non ha ordine e per questo rende liberi. Liberi da ogni modo di pensare e di agire. L’Amore rompe le regole con la sua spontaneità disinteressata. E dove c’è Amore non esiste paura. L’Amore sfrutta la paura per crescere e non si fa immobilizzare. Vivere nell’Amore vuol dire accettare le sfide, ringraziare per le sfide, perché queste non fanno altro che rafforzare il nostro legame con Dio. Nulla è insormontabile finché viviamo con questa fiducia.
Ma alla ragione non piace questo discorso. La ragione preferisce l’ordine alla libertà. Preferisce una traccia, una strada sicura da seguire. Ecco perché tende a svalorizzare l’Amore, a inibirlo. Suo intento è limitarlo per predominare. Le persone che mettono a tacere l’Amore, la propria chiamata interna, sono persone infelici. E se ancora riescono a resistere al gioco nevrotico della mente è solamente perché una piccola parte di quell’Amore ancora vive. Semmai quest’Amore dovesse cessare di farsi sentire, se le persone decidessero di non dargli più retta completamente, si perderebbero, cadrebbero in depressione, in stati vegetativi e nei casi più avanzati, si suiciderebbero.
Le persone che si suicidano hanno perso completamente la fiducia in se stessi. Hanno perso completamente la fiducia nell’Amore. Senza Amore tutto perde senso, persino la vita. E quindi, perché continuare a vivere? E se quel poco d’Amore che rimane vivo in noi riesce a farci sperare, riesce a farci resistere e continuare nelle nostre salite, cosa potrebbe succedere se dessimo completamente sfogo a tutto l’Amore che potremmo sprigionare? Libertà totale, felicità perenne, forza, coraggio, gioia di vivere, di aiutare… l’Amore ci fa progredire, ci fa evolvere sempre verso la migliore versione di noi stessi.
Lettura consigliata:
Spiritual MENTE: Non hai bisogno di cercare ma di ricordare quello che hai dimenticato
Buona Vita ❤️
Mammamia, Cristiano, che bello questo articolo! Condivido ogni tua parola, mi hai dato delle risposte che stavo cercando da tempo!
Grazie, grazie, grazie!
Ciao Patricia 🙏